Spesso pensiamo, fuorviati dalla poca informazione in merito, che quando si parla di Medicina, l'unica cosa associabile a ciò possa essere un farmaco o un ospedale. 

Niente di più ingannevole se non iniziamo a fare distinzione tra le varie "medicine". 

Quella sopra descritta corrisponde al nome e cognome di Medicina Clinica.

 Sicuramente la più diffusa tra le organizzazioni sanitarie degli Stati più industrializzati e per questo anche la più conosciuta dalla maggioranza delle persone. 

Come il nome stesso suggerisce si fonda sull'indagine, repertazione e interpretazione di segni e sintomi (semeiotica clinica) presentati al medico da un soggetto "non sano". 

Necessita quindi di indagare qualcuno che potenzialmente é già malato (si spera non ancora in maniera grave) partendo dal presupposto quindi di creare un percorso che dalla "malattia" ritorni allo stato di "salute".

Come essa procede per ottenere questo ne siamo un po' tutti quanti a conoscenza anche perché é difficile immaginare di questi tempi qualcuno che non si sia mai trovato di fronte ad una prescrizione medica di farmaci antinfiammatori, antidepressivi, analgesici o addirittura ad un ingresso in ospedale o pronto soccorso per problematiche più serie. 

Chi é senza "peccato" scagli la prima pietra, diceva qualcuno. Ecco, questa è la Medicina Clinica.

Se poi ci si inoltra nell'universo dei servizi offerti, a partire dalla medicina di base fino ad arrivare a tutte le proposte specialistiche e microspecialistiche in essa presenti, resta difficile pensare che possano essere contemplate altre tipologie di cura. 

Verrebbe sicuramente da dire a chiunque:" di che cos'altro avrei bisogno??? Davanti a questa moltitudine di offerte troverò certamente qualcuno competente che sappia prendersi cura di me !!! "

E in effetti questo per certi versi é innegabile come é innegabile però il fatto che il campo di azione preferenziale della Medicina Clinica é quello di urgenza/emergenza dove sicuramente la fa da padrona.

 Sfido chiunque in una bella situazione di appendicite o di colica renale, tanto per citare due situazioni fra le più comuni, a non recarsi all'ospedale più vicino per mettersi nelle mani di un bravo medico chirurgo. 

Purtroppo occorre anche sapere che nella stragrande maggioranza dei casi le malattie procedono per uno stato cronico degenerativo , cioé quello stadio in cui il perdurare del sintomo (cronicità), se non correttamente riconosciuto e trattato provoca dei danni irreparabili al nostro organismo (degenerazione) impedendone quindi un ritorno allo stato di benessere iniziale. 

Ecco questo, per quanto strano possa sembrare non è il campo preferenziale della Medicina Clinica.

Anzi, per l'utilizzo spesso indiscriminato di farmaci antinfiammatori e antidolorifici che ormai è prassi in Medicina Clinica , i sintomi (che comunque ci segnalano che qualcosa non va) vengono tenuti sottotraccia permettendo quindi alla “causa” alla base del sistema infiammatorio di creare ancora più danni. 

Per farla breve e per darvi un’immagine un po più facile da memorizzare è come se guidando, nel vedere accendersi la spia dell’olio nella vostra automobile, voi, azichè andare alla causa del problema, cioè accertarvi se e perchè possa mancarne e dunque aggiungerne sufficientemente affinchè il motore non fonda, andaste, invece, ad aprire il cruscotto e staccaste la lampadina della spia di segnalazione.

Per quanto assurdo possa sembrare è esattamente la cosa che nella maggioranza dei casi attuiamo nei confronti della nostra spia dell’infiammazione: non andiamo mai a ricercare la causa per cui essa si presenta (perchè se è vero che niente avviene per caso, allora una causa sicuramente c’è) e ne spegniamo la lampadina mediante l’abuso farmacologico.